CULATELLO E MICCA
ACCOMPAGNATO A UNA “FOJETA” DI FORTANA
Cand 162: La medicina
Peppone è in ospedale e Don Camillo gli porta
pane, culatello e lambrusco
“… Ogni boccone e ogni sorso gli portavano un onda di acuta nostalgia:
i suoi campi, i suoi filari, il suo fiume, la sua nebbia, il suo cielo…
Mangiò e bevve lentamente, e non era per ghiottoneria,
ma per sentire meglio il sapore della sua terra…”
LASAGNE AL FORNO
Cand 153: Emporio Pitaciò
Il paese invita un cantante al quale ha dato i natali ad esibirsi nella piazza
e nell’attesa gli abitanti cercano
di rendergli il soggiorno degno di un grande artista.
“… Pareva che tutto fosse finalmente tranquillo e che tutto dovesse
procedere bene, ma il commendatore chiese qualcosa da
mangiare e gli portarono… una plancia di lasagne.
Il segretario quasi si metteva a piangere: ”Qualcosa… per un cantante,
non per una leonessa! ”gemette.”
TRIPPA ALLA PARMIGIANA
Cand 282:Arrivi in città
Un industriale, stanco del suo ruolo,
si libera di tutto e approda nella chiesa di Don Camillo.
La moglie dannata lo cerca e, dopo averlo trovato,
si trasferisce per rispettare il principio che bisogna seguire il marito.
“… La Signora faticò un poco ad adeguarsi: comunque dopo quattro
anni… aveva imparato a fare straordinarie frittate..
e a cucinare dei polletti alla cacciatora e trippe che erano una meraviglia..
Dopo quindici giorni era ringiovanita di dieci anni…”
ZABAIONE CON MARSALA
Cand 312:Gioventù bruciata
Due giovani sovietici, venuti a visitare con la commissione russa
le cooperative e le cantine sociali dell’Emilia, scappano e chiedono asilo a Don Camillo.
Quest’ultimo ne approfitta per mostrare a loro come si vive in un paese
libero ospitandoli nei poderi dei suoi fedelissimi.
“… Loroni era uno di quei mezzadri che comprano il podere dal padrone… i due rimasero
sbalorditi vedendo com’era coltivato..
Durante la colazione (.. zabaione con marsala., nocino) la ragazza riconobbe sinceramente che,
in Russia, era tutta un’altra cosa…”